Sarebbe interessante per esempio costruire una sfera metallica, con dentro al centro una piccola carica esplosiva ed in vari punti della sfera dislocati vari sensori di registrazione. Le onde ricavate dai vari sensori, opportunamente rallentate e visualizzate darebbero una idea di ciò che voglio descrivere. Onde tridimensionali sonore e di compressione che si sommano in un gioco interessante. Darebbero una idea del quanto spaziale. I quanti sferici ottenuti dovrebbero somigliare ai quanti atomici.
Si deve assolutamente supporre una velocità infinita, una vibrazione infinita che abbia coinvolto tutto l’universo e se la vibrazione è infinita il suo tempo è un solo istante, sempre positivo e nello stesso verso del futuro. In questo istante si crea perciò il primo quanto, poi via via di rimbalzo in rimbalzo circa 10-13 quanti e probabilmente altri ancora molto più deboli.
Ulteriore approfondimento
La spiegazione può essere questa, Il Big Bang era a suo tempo un grandissimo buco nero, questo per il forte campo gravitazionale crea tutto intorno uno spazio con un vuoto assoluto cioè privo di massa luce e onde elettromagnetiche. in questo spazio, dall’orizzonte degli eventi verso il nucleo del buco nero, la velocità che la materia acquista è in accelerazione costante e man mano che si avvicina alla velocità della luce si deforma riducendosi a massa pura e comprimendosi. Questo perché in uno spazio che diventa via via vuoto e assoluto la massa tende a dirigersi solo verso il suo centro liberandosi dell’inerzia che lega ogni sua particella allo spazio relativo. Penso che in un ipotetico spazio assoluto la materia subisce soltanto la gravitazione verso il suo centro mentre lo spostamento della massa verso altre direzioni non subisce influenza. Inoltre ogni spinta di accelerazione seppure minima si somma alla velocità primaria.
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