Spazio quantico

Lo spazio centrale del nucleo è uguale per tutti gli elementi chimici, dall’idrogeno fino agli elementi radioattivi. La stabilità maggiore deve essere detenuta dal platino perché in molte reazioni chimiche si comporta da catalizzatore senza perdere atomi o per qualche ragione non esaurisce il suo potere aggregante.

Ciò vuol dire che la capienza centrale del nucleo equivale a 78 come numero atomico o al massimo 79 dell’oro. ( Cioè quantità molto stabile) naturalmente più i neutroni.

Dalla tavola di Mendeleiev  mano a mano che nel nucleo aumentano protoni e neutroni comincia la instabilità e caso strano con un  numero atomico 80 vi è una caduta di stabilità quantica che confluisce  nel  mercurio, un metallo fluido.

Questo vuol dire che mentre nell’oro i protoni e i neutroni  girano senza far vibrare la sfera quantica centrale perché perfettamente assemblati, con l’aggiunta di un protone e neutrone tutto l’assetto nucleare viene decentrato, e tutto l’atomo nonostante una forte stabilità quantica perde il potere cristallizzante ed il metallo diventa fluido. Con questa caratteristica “vibrante”  gli elettroni, un po’ più liberi, si infiltrano negli altri atomi degli altri  metalli cristallizzati e li distaccano dal reticolo  formando l’amalgama caratteristico del mercurio che conosciamo.

Vorrei con ciò dimostrare che i quanti spaziali non sono creati dai protoni  o dai famosi pacchetti  fotonici  di Einstein o dagli elettroni, ma questi già esistono nello spazio e nell’universo, o magari solo nello spazio circostante le stelle. La materia sotto forma di raggi X raggi gamma, barioni muoni, quark ecc. ecc. deve solo entrarci dentro e assemblarsi caoticamente. Le temperature hanno una forte influenza in questo gioco di preferenze per creare l’uno o l’altro elemento chimico. Sappiamo che elettroni liberi  sono instabili nello spazio e cercano aggregazioni con i nuclei.

Le particelle più piccole che i fisici  trovano continuamente, tipo alfa, beta, gamma, quark, muoni,  leptoni, sono particelle che nei quanti ci stanno molto larghe,  oppure molto deboli  hanno sempre bisogno di aggregarsi o assemblarsi. Se si assemblano in modo regolare e simmetrico coadiuvate dal calore cominciano a formare protoni e neutroni formando idrogeno ed elio i primi elementi.

Quale è l’ambiente adatto a creare queste condizioni ?    Le stelle.

Le stelle dunque sono la fucina degli elementi, sono luoghi in cui in ogni istante si genera materia atomica pesante, non solo idrogeno ed elio elementi leggeri. Ma ammassi di materia magmatica che mischiandosi e cristallizzandosi nei sotto-strati  più freddi della stella si dispongono ad anello lungo la direzione di rotazione della stella.   Questa è naturalmente una mia teoria, forse anche sbagliata ma è la più logica. Spiegherebbe per esempio la presenza di ben nove pianeti attorno al nostro sole. Spiegherebbe pure che ogni stella che si rispetti deve avere per la stessa ragione dai 7 ai dodici pianeti, più o meno grandi come il nostro sistema solare.   La scienza ufficiale parla di stelle che si spengono e scoppiano proiettando pezzi di massa fusa nell’universo.  Una teoria anche valida ma il nostro sole deve essere il preferito perché ne ha ben nove.

Oppure dal tempo del big bang una stella su cinque è scoppiata e ha regalato alle restanti stelle i pianeti. Ma se il tempo è passato anche  per  le stelle, allora tutto l’universo  sarebbe da considerare già vecchio. Se i pianeti provenissero dalle stelle scoppiate e disseminate nell’universo la direzione ed il verso di rotazione dei  pianeti e soprattutto dei nostri pianeti, sarebbero caotici. Tutto questo non è logico. Invece una teoria del sole che partorisce un pianeta ogni circa trecento milioni di anni giustificherebbe lo stesso piano delle eclittiche, lo stesso verso di rotazione attorno al sole  e lo stesso verso di rotazione del sole sul suo asse.

Come dovrebbero essere andate le cose.

La stella  brucia continuamente il suo combustibile nucleare che proviene dal suo nucleo (massa pura). La massa  interna del nucleo ancora compressa come buco nero si trova a temperatura prossima o appena superiore allo zero assoluto, tuttavia le reazioni nucleari che si trovano in superficie a volte centinaia di migliaia di km.  Non sono molto influenti sul nocciolo di massa perché in effetti la massa pura oltre che speculare e cristallina si trova in uno stato gravitazionale tale, che le pressioni respingono  il calore nucleare. Ma dopo milioni di anni,  la produzione dei metalli pesanti raggiunge una  quantità   insostenibile dalla rotazione della stella.

Questa materia molecolare e atomica, si dispone  nel sotto-strato della stella  rispettando un raggio di debita distanza dal nucleo. Il peso e la rotazione della stella fanno il resto con la forza centrifuga.  Quando l’anello del magma fuso formatosi comincia ad  andare fuori sincronismo con la stella,  nel giro di poche ore tutto il magma viene espulso e come un piccolo sole si stacca dalla stella.

Dalla quantità di massa magmatica e dalla velocità di rotazione della stella nasce un nuovo pianeta che si dispone in orbita, ed anche se per poco  è ancora una stella  (magma luminoso) ruoterà intorno al sole  per centinaia di migliaia di anni  fino a spegnersi in un primordiale  pianeta.

Forse succederà ancora, LA PAURA DI QUESTI GIORNI, considerando le previsioni del popolo MAIA per il 21 Dicembre, ma non abbiate paura, se ciò avverrà veramente, questo pianeta magmatico  troverà la sua giusta collocazione nel nostro sistema solare, il suo peso gravitazionale potrà variare di qualche giorno  il nostro calendario.

Ecco come nascono i pianeti, se questi venissero da altre stelle non sarebbero così allineati sulle orbite del nostro sole ma si comporterebbero come comete.

2,383 visualizzazioni totali, 2 visualizzazioni oggi

Lascia un Commento