UNA PARENTESI SULLO SPAZIO E SUL TEMPO

La teoria di Einstein nonostante la  famosa formula, in realtà si arrampica sugli specchi. Accorciature spaziali, modifiche temporali sono tutte teorie per dare all’uomo una speranza seppure molto remota di visitare altre stelle. Il tempo non è una  grandezza fisica e non è modificabile. Esiste invece la massa che si sposta nello spazio, questo è il tempo. Il tempo non è una osservabile, nel momento che ne assorbi il concetto hai già osservato una variabile spaziale.

In ogni punto dello spazio esiste una posizione temporale. Se la curvatura del tempo  fosse realtà  non ci sarebbero formule matematiche per descriverla, nemmeno computer tridimensionali potrebbero calcolare posizioni di tempo nello spazio, saremmo di fronte a qualcosa di imperscrutabile cosa che potrebbe appartenere solo al trascendente e a questo tipo di scienza si può arrivare solo con le energie spirituali.

Energie che cavalcando e guidando le leggi di indeterminazione, riescono a visualizzare il futuro ma solo per un giudizio di valutazione,  la sola possibilità di modificare il presente farebbe sparire il futuro.   Forse è per questo motivo che Dio non  interviene nelle tragedie umane. Pregandolo ci tiene da esse lontano,  ma noi non lo sappiamo.

Siamo avanti nelle tecnologie di comunicazione, ma siamo troppo indietro nelle conoscenze di fisica perché rinnegando l’etere abbiamo perso 50 anni di scoperte. La curvatura dello spazio-tempo è  una via sbagliata, un inganno di un Dio arrabbiato che non vuole regalarci viaggi stellari perché non ne siamo degni. A cosa serve arrivare su di un altro pianeta e visitare altri esseri umani quando sulla terra ci sono popoli che ancora muoiono di sete e fame con una superficie terrestre coperta per circa il 70% di acqua.

Con tutte le conoscenze che abbiamo sulla chimica ed  il nucleare, non facciamo niente per dare acqua dolce a chi ha sete. Se vogliamo visitare altre stelle dobbiamo prima conoscere il nostro pianeta.  Con i costi e gli investimenti sul nucleare e sulle armi,  potremmo organizzare piantagioni nel Sahara e vendere pomodori in tutto il mondo, tanto per fare un esempio. Dare un futuro ai popoli poveri ci salverebbe dalla loro concorrenza, mettete fabbriche di scarpe in Afganistan e smetteranno di coltivare papaveri,  oppure se volete che continuino a coltivare papaveri comprateveli e mettete droghe in farmacia.

Non  illudiamoci  che per arrivare su altre stelle, dobbiamo scoprire i segreti del tempo o trovare scorciatoie temporali. Dio giustamente sta guadagnando tempo.

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