Sembra che la massima energia gravitazionale aumenta scendendo verso il centro della terra, ma dopo pochi chilometri questa comincia a diminuire nessuno l’ha mai misurata per intero perché sarebbe troppo oneroso se non impossibile traforare tutta la terra. In teoria avvicinandosi al centro della terra la gravità diminuisce perché tende a diventare una risultante. In equilibrio con il raggio opposto diminuisce fino a zero. Vale a dire che lì dove risiede il centro della gravitazione risiede anche l’equilibrio gravitazionale. Si sa ben poco sulla gravità ma si sa che è una forza che agisce a grandissima distanza, una stella distante per esempio un milione di anni luce dalla terra influenza seppure in modo leggerissimo il nostro sole. Quindi tutto l’universo si lega vicendevolmente con questa forza, ma è veramente una forza? Non si può pensare che le particelle di massa abbiano dei rampini da lanciare su altre masse e attirarle.
Una cosa è certa la gravità sarà pure una forza molto debole ma sommandosi può diventare tanto grande da ingoiare galassie intere.
Come forza è senza dubbio la numero uno.
La gravità di una massa è una forza che tende sempre a cadere su se stessa, ad implodere, e quando si trova nelle vicinanze di altre masse tende ad implodere sul centro comune ad esse. Formano insieme una specie di voragine e vi cadono insieme, solo che la voragine è nella direzione posizionale comune, come se due macchine viaggiando in senso contrario su di una strada, avvicinandosi la strada curva in discesa fino a diventare un buco e vi cadono dentro. Penso che la storia dei gravitoni non regge sulle distanze spaziali. Questa ricerca invece si dovrebbe orientare verso il microcosmo e stabilire quali forze comprimono le masse aggregandole e compattandole. Queste possono crescere a dismisura caricandosi continuamente di gravità come una molla. Il buco nero diventa così una enorme bomba a massa compressa. Quando il peso del buco nero raggiunge il punto critico, la molla gravitazionale perde la direzionalità verso il centro del buco nero i pilastri scricchiolano e le masse così accuratamente compattate vengono proiettate in tutte le direzioni. La compressione gravitazionale fa esplodere per attrito tutta la massa frantumandola, tutti i detriti una volta staccati perdono l’orientamento gravitazionale e decollano in tutte le direzioni, dal buco nero gli ammassi partono a raggio in direzione centrifuga verso il fondo dell’universo. Questi pezzettini di massa si accendono per lo stesso motivo per cui si sono spente le stelle quando queste sono cadute nel buco nero.
Si spiega così anche la distribuzione omogenea delle stelle nell’universo a partire dal punto di scoppio, perché la pressione di schiacciamento della massa primordiale non ha dato a tutte le stelle la stessa forza di spinta ma questa varia da circa ( ipotesi gratuita) da circa un km al secondo a 1000 km al secondo. Con questa ipotesi dopo 15 miliardi di anni di vita di questo universo si può immaginare una distribuzione omogenea di stelle e galassie. Quindi l’universo è uniforme e sempre in espansione.
A questo punto possiamo pensare che ci sono altri universi. Altre stelle di altri universi che si stanno avvicinando verso di noi? verso il nostro universo? il che lascia supporre che prima o poi si scontreranno e fonderanno con il nostro. Comincerà così l’inizio di uno scontro di stelle e galassie, che porteranno al big crounc. Questa però è un’altra storia.
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