Il calore è energia vibrazionale, oscillazione, e la più grande energia è luce, sebbene anche bassissima, qualsiasi energia produce fotoni, si può definire energia anche lo sfregamento di due corpi, sollevare un peso, riscaldare i muscoli correndo. In queste fasi gli elettroni vengono sfregati e i fotoni si liberano eccitando e riscaldando le cellule.
Ritengo che il fotone sia l’ energia primaria che viene sprigionata dalla materia, ma è anche l’unità fondamentale che dà calore=energia il più piccolo pixel energetico. Dalla formula E=mc² deduciamo che la massa per essere espressa in energia si deve moltiplicare per la velocità della luce al quadrato. Cioè spingerla a 300.000 km al secondo e ancora per 300.000 per trasformarla tutta in energia, da esperimenti fatti con l’acceleratore del CERN di Ginevra spesso si riscontrano risultati che sono paradossi, particelle che si scontrano prossime alla velocità luce, con altre particelle e dividendosi creano altre masse, energia che si trasforma di nuovo in massa questo dimostra che la formula di Einstein sull’energia rimane solo utile per calcoli orientativi. Ma la massa è tridimensionale per cui la formula forse dovrebbe essere E = mc³, dandoci l’idea dell’energia totale.
Tra l’altro il mondo subatomico segue regole fisiche diverse, la direzione degli elettroni non è rappresentata da una retta ma da una sfera con forza centripeta e centrifuga, qui gli elettroni seguono regole gravitazionali e stazionano in uno spazio curvo. Ciò che è fuori dal campo quantico elettronico, segue invece la regola di uno spazio lineare. La forza di questa curvatura subatomica si somma insieme alla gravitazione e coinvolge lo spazio circostante, la massima attrazione è la direzione verso il proprio centro e verso il centro comune di due o più masse. La retta che unisce le due masse diventa un tunnel di energia di caduta e quindi un solco di stabilità. Ciò perché, quando ancora la massa del pianeta era magma liquido l’attrazione deformava la massa schiacciandola ai poli.
L’attrazione di due masse non è lineare alla direzione delle stesse ma perpendicolare. Vedere figura. In questa ottica si spiegherebbe la curvatura dello spazio teorizzata da Einstein.
Sistema visivo di una tipica curvatura dello spazio tra terra e luna, la fluttuazione dello spazio mostra le interferenze degli altri pianeti solari e la stessa fluttuazione della luna che influenza l’orbita terrestre. Tuttavia l’effetto di schiacciatura stabilizza l’orbita lunare ed evita il suo probabile allontanamento. Non esistono gravitoni. La gravità non agisce in senso direzionale alle masse ma perpenticolare alla massa opposta e trasversale alle masse comuni. La risultante in uno spazio tridimensionale è un’attrazione direzionale secondo la legge di Newton. Quindi per annullare la forza gravitazionale non bisogna opporsi alla direzione di attrazione, ma produrre un’energia perpendicolare. Il frisbi ne è un esempio, il lancio di un disco, l’elicottero per esempio, se non fosse per la forza centrifuga delle pale queste si spezzerebbero sotto il peso del velivolo. Un altro esempio sono le maree che la luna esercita sulla terra, attrae il mare davanti e spinge sul retro della terra agli antipodi.
Le maree sono una prova dell’assenza di gravitoni. Vedere la freccetta marea opposta alla luna.
Se le maree opposte fossero dovute alla stabilizzazione del movimento rotativo della terra si produrrebbero onde multiple invece che sincrone come in realtà avviene.
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