Premesso ciò e ritornando ai computer, se possiamo fare un paragone la fisica attuale elabora i dati su una superficie espressa in pixel, invece la fisica del futuro vuole una elaborazione di tipo tridimensionale. O meglio quadridimensionale ( senza il tempo). Abbiamo già detto che il tempo come entità fisica non esiste e lo spazio ha quattro dimensioni.
Quattro dimensioni formano la prima particella materiale: il poliedro quello per intenderci della scuola Pitagorica il cui codice di giuramento recitava così:
Io giuro su colui che scoprì la tetraktis / che è la sorgente di tutta la nostra saggezza,/ la radice perenne della fonte della natura.
Nel pensiero dei greci il numero 1 era un punto 2 punti una linea 3 punti l’occupazione della superficie e 4 punti l’occupazione del volume. Io parto da questo principio e ne faccio la prima legge della materia. Noi oggi abbiamo dimenticato che il volume è la quarta dimensione, abbiamo confuso tre rette passanti per un punto per una forma tridimensionale ma non è così, queste rette portano divaricandosi all’infinito e non alla terza dimensione che è solo rappresentata dalla superficie.
La materia ha quattro dimensioni perché ci vogliono quattro punti per occupare lo spazio. In effetti se volessimo dare delle coordinate nello spazio diciamo stellare ad una astronave questa dovrebbe avere tre punti (Stelle) di appoggio e con esse formare così un poliedro. Per i pitagorici i numeri da uno a quattro erano fondamentali avevano un fascino straordinario. Mario Livio cita parecchie curiosità matematiche nel suo libro Dio è un matematico. Vi consiglio di leggerlo. La somma di 1+2+3+4 uguale a dieci. La somma di 1 al cubo,+2 al cubo+3 al cubo +4 al cubo = a 100 ed altre curiosità sulla musica sugli accordi. Sono solo pochi esempi ma l’esigenza di allora era dimostrare perché un certo calcolo funzionava, in realtà i greci anticiparono con i loro studi matematici secoli di cultura.
Riesumo dunque questa forma, la tetraktis e la innalzo ad unità fondamentale della materia pura.
Questa forma potrebbe rappresentare il fotone o il neutrino Con l’unione di 5 di questi poliedri le prime particelle
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