Come Il bosone nutre l’atomo

 

 Il BOSONE come massa elettromagnetica si comporta come un carburante atomico o quantico in base alle energie da apportare. Nel mondo subatomico le energie sono insieme massa ed onda, come fulmini di elettroni che attraversano il cielo nei temporali.suddivisione dello spazio di massa

Se vogliamo una forma poliedrica a bassa compressione spaziale.

Fuori dallo spazio atomico protoni ed elettroni sono molto instabili, ma diventano indipendenti non più soggetti al controllo bosonico. Negli acceleratori i fasci protonici per esempio si frantumano dando vita ad una miriade di particelle più piccole, il calore sviluppato nei fasci di scontro, può anche alimentare nuove masse ma certamente non creerà atomi.

L’atomo è qualcosa di eccezionale per questo vale la pena fare ricerche più utili per studi superiori. Per esempio si spendono milioni e milioni di euro per scrutare l’universo con parabole di 50 metri di diametro  che da 50 anni vengono sostenute e alimentate senza pause. Spese enormi  senza un minimo di risultato. Per cosa? per sentire se arriva un messaggio dal profondo dell’universo. Ora dico se un messaggio era presente 50mila anni fa, lo sarebbe anche oggi. Noi invece continuiamo a trasmettere i nostri messaggi perchè molto propabilmente qualcuno ci ascolterà e ci risponderà e magari fra mille anni otterremo una risposta. La stupidaggine degli uomini non ha limiti: E’ giusto costruire parabole per  ascoltare messaggi ma se non ce ne sono, non si possono campare a sbafo centinaia di persone. Come non è giusto costruire osservatori di sismologia ( migliaia di persone solo in italia, non sono al corrente del numero (ipotizzo) per catalogare all’infinito grafici di terremoti che nessuno vedrà più e che soprattutto non hanno mai salvato una sola vita umana, non parliamo poi se possono salvare qualche monumento. Oggi con la scusa del sapere a tutti i costi, si inventano lavori da lustro per parassiti illustri. Bisogna puntare sullo studio dell’energie alternative e soprattutto trovare un’onda superiore alla velocità della luce, per poter comunicare. 

Solo  allora potremo costruire o cercare di costruire macchine super luce.  Lo spazio è pieno di asteroidi e di pietre che anche se piccolissime  a velocità iper luce distruggerebbero anche macchine super corazzate.     Un escomotage sarebbe, trovare una scorciatoia spaziale, una specie di velocità radiale attraverso la quale trovarsi all’estremità opposta dell’universo. Immaginate per esempio che l’universo sia una ruota di bicicletta e la terra si trova in una posizione sopra un raggio. L’asse è il centro dell’universo un punto dove l’universo si curva e si curva tanto che se si percorrono tre millimetri del suo asse ci si sposta di almeno venti raggi. Il problema è… quale strada conduce all’asse.

Ogni punto dello spazio è un centro e ci sono 12 centri in tutta la sfera che conduco tutti verso il centro, quindi per andare nella parte opposta dell’universo bisogna rimpicciolire gli atomi   e poi viaggiare seguendo una traiettoria  curva (diciamo nell’iperspazio) e reingrandire atomi e navicella per trovarsi nella parte opposta dell’universo. Semplice? diciamo! ma che volete bisogna pure ipotizzare.

 

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CAPIRE L’ENTANGLEMENT

E’ ormai famosa la verifica dell’esperimento di entanglement.
Cerco di dare una spiegazione, o almeno ci provo.
Come fa’ un elettrone che e’ stato già a contatto con un altro a mantenere un legame continuo con esso anche se si sposta di migliaia di km. Credo comunque che questo fenomeno abbia un limite, perché non si può verificare sperimentalmente una determinata distanza infinita.
Ho già fatto un articolo in cui spiego che è possibile una scorciatoia, ovvero tramite una compressione dello spazio in modo da spostarci con la velocità radiale. In realtà il legame persistente di questo contatto non è altro che un rapporto tra un cerchio ed il suo centro. Due masse uguali una volta che si toccano collassano stabilendo un legame intimo. La sfera dell’una si aggancia con il centro dell’altra e viceversa. L’esempio dell’ asse della bicicletta ci può dare un’idea.
Mentre l’asse nel suo giro si sposta di qualche mm. Il suo cerchio percorre chilometri a seconda della grandezza del cerchio. Se si potesse comprimere la materia a nostro piacimento e a portarla a collassare centomila volte più piccola, tutto l’universo ad esso collegato si rimpicciolirebbe in proporzione. Quindi qualsiasi distanza allo stesso modo.
Si unirebbe cancellando lo spazio attorno, ora no resta che stabilire quanta compressione ci vuole per far collassare due atomi da ridurre al massimo la loro occupazione dello spazio che li circonda. Questo rapporto ci può dare una idea della distanza in cui può operare l’entanglement.

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