Vincenzo Stella nasce a Minturno il 20 luglio 1948 si diploma in chimica in dustriale nel 1969 al Leonardo da Vinci di Napoli. Lavora quattro anni a Milano nell’ industria tessile come capotecnico per la colorazione dei filati. Tre anni nel settore fosfatazione e vernici. Nel 1976 apre una radio libera a Minturno. Appassionato di musica apre uno studio professionale di registrazione digitale, scrive tante poesie che definisce naif o radiofoniche pubblicate da Edizioni Albatros. Accompagnate da basi musicali, molte sono trasformate in canzoni pop, potete ascoltarle o scaricarle. L’autore non scrive canzoni per vivere ma solo per passione ed arte. Se volete scaricare le sue canzoni andate su www.myspacemusic.com, oppure www.gruppostella.com settore musica cliccate Vincenzo Stella autore e troverete una raccolta di demo.
Imprenditore in costruzione impianti sportivi e produttore di resine per l’edilizia. www.gruppostella.com segue e si documenta sugli studi di Meccanica quantistica e fisica teorica. Crede molto nelle teorie di Newton e della fisica classica standard. Trova la meccanica quantistica affascinate ma molto filosofica. Cercando di collegare i colori ad una forma cristallina di massa si accorge che il poliedro fondamentale primario della materia, quello cioè a quattro facce ha i sei lati a due a due perpenticolari, una forma geometrica tridimensionale dalle caratteristiche geodetiche. Questa forma si assembla quasi perfettemente formando un icosaedro a venti facce, da quì l’idea che le particelle si devono per forza assembl are in strutture sempre più complesse. Naturalmente per assemblarsi devono per forza avere cariche elettriche e magnetiche perpenticolari fra loro. Il poliedro a doppio dipolo diventa così il pixel fondamentale della materia. Ci vogliono quattro punti per formare il poliedro quindi sono quattro le dimensioni ed il tempo resta assoluto per cui il tempo fa perdere tempo negli studi della meccanica quantistica. Difficile divulgare oggi nuove idee. Questo blog non pretende di essere dottrina ma semplicemente dimostrare che possono esistere altre vie per arrivare alle stelle in tempo accettabile. L’atomo è circa 100.000 volte più piccolo dell’onda luminosa, perchè dovrebbe fermarsi alla velocità della luce? Vogliamo tornare indietro alla velocità del suono, quando non si credeva di superarlo (almeno nell’aria)? Il problema invece è la propulsione. L’autore affronta così varie ipotesi e idee originali per dare imput agli sperimentatori. La gravità diventa la forza unificatrice di tutto l’universo attraverso il meccanismo del doppio o triplo dipolo (il terzo forse gravitazionale). Oggi non si conosce una energia propulsiva superiore al fotone ma chi ci dice che l’atomo essendo massa bucherà le onde cosmiche, il problema è spingere la massa.
Sicuramente i neutrini saranno i propulsori delle navi spaziali del futuro, perchè non sono come i fotoni ma hanno solo massa e inoltre non sono tanto pericolosi, come massa possono dare spinte progressive alla navicella spaziale che con l’aumento della velocità tende a rimpicciolire e rinforzare la struttura della massa. Quindi una navicella con tutto il personale dovrebbe tendere a comprimersi insieme ad una curvatura spaziale simmetrica raggiungendo velocità anche dieci o cento volte superiore alla velocità della luce. Non vi preoccupate della forza d’inerzia dei corpi umani perchè essi saranno immersi in un campo gravitazionale indipendente che scorre con la navicella.
Arriveremo su Alpha Centauri in uno o due mesi, noi però non ci saremo perchè per queste tecnologie dovremo aspettare forse 1.000 anni. Il tempo? non vi preoccupate
scorrerà normale ma nello spazio il corpo ne paga le conseguenze, sarà sempre più debole mentre la medicina risolverà altri problemi, nel futuro molto lontano vedo turisti stellari e turisti amarcord che si mischieranno a noi per visitare le nostre antiche città.
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