E’ ormai famosa la verifica dell’esperimento di entanglement.
Cerco di dare una spiegazione, o almeno ci provo.
Come fa’ un elettrone che e’ stato già a contatto con un altro a mantenere un legame continuo con esso anche se si sposta di migliaia di km. Credo comunque che questo fenomeno abbia un limite, perché non si può verificare sperimentalmente una determinata distanza infinita.
Ho già fatto un articolo in cui spiego che è possibile una scorciatoia, ovvero tramite una compressione dello spazio in modo da spostarci con la velocità radiale. In realtà il legame persistente di questo contatto non è altro che un rapporto tra un cerchio ed il suo centro. Due masse uguali una volta che si toccano collassano stabilendo un legame intimo. La sfera dell’una si aggancia con il centro dell’altra e viceversa. L’esempio dell’ asse della bicicletta ci può dare un’idea.
Mentre l’asse nel suo giro si sposta di qualche mm. Il suo cerchio percorre chilometri a seconda della grandezza del cerchio. Se si potesse comprimere la materia a nostro piacimento e a portarla a collassare centomila volte più piccola, tutto l’universo ad esso collegato si rimpicciolirebbe in proporzione. Quindi qualsiasi distanza allo stesso modo.
Si unirebbe cancellando lo spazio attorno, ora no resta che stabilire quanta compressione ci vuole per far collassare due atomi da ridurre al massimo la loro occupazione dello spazio che li circonda. Questo rapporto ci può dare una idea della distanza in cui può operare l’entanglement.
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