CAPIRE L’ENTANGLEMENT

E’ ormai famosa la verifica dell’esperimento di entanglement.
Cerco di dare una spiegazione, o almeno ci provo.
Come fa’ un elettrone che e’ stato già a contatto con un altro a mantenere un legame continuo con esso anche se si sposta di migliaia di km. Credo comunque che questo fenomeno abbia un limite, perché non si può verificare sperimentalmente una determinata distanza infinita.
Ho già fatto un articolo in cui spiego che è possibile una scorciatoia, ovvero tramite una compressione dello spazio in modo da spostarci con la velocità radiale. In realtà il legame persistente di questo contatto non è altro che un rapporto tra un cerchio ed il suo centro. Due masse uguali una volta che si toccano collassano stabilendo un legame intimo. La sfera dell’una si aggancia con il centro dell’altra e viceversa. L’esempio dell’ asse della bicicletta ci può dare un’idea.
Mentre l’asse nel suo giro si sposta di qualche mm. Il suo cerchio percorre chilometri a seconda della grandezza del cerchio. Se si potesse comprimere la materia a nostro piacimento e a portarla a collassare centomila volte più piccola, tutto l’universo ad esso collegato si rimpicciolirebbe in proporzione. Quindi qualsiasi distanza allo stesso modo.
Si unirebbe cancellando lo spazio attorno, ora no resta che stabilire quanta compressione ci vuole per far collassare due atomi da ridurre al massimo la loro occupazione dello spazio che li circonda. Questo rapporto ci può dare una idea della distanza in cui può operare l’entanglement.

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DANZA DELLA PIOGGIA Capitolo tre

La differenza tra il mio metodo e gli esperimenti con aerei e le ormai famose scie chimiche, sta nella quantità di sostanze usate nelle soluzioni. Il mio metodo rientra nella sfera della fisica quantistica. Il sistema usato nelle soluzioni e’ la dinamizzazione di pochi grammi di sostanze chimiche.
La dinamizzazione non è a sbattimento come in omeopatia che si fa con acqua distillata, ma a ….vortice, generato da una frusta e trapano elettrico. Le soluzioni vengono preparate con un rapporto sale ed acqua, intorno a 60 grammi ogni 100 litri di acqua non necessariamente distillata ma acqua di pozzo a basso contenuto salino e neutra. Certo usare acqua pura a scambio ionico o metodo osmotico, sarebbe molto interessante. Credo di essere giunto ad una teoria di tipo quantistico perché credo che anche l’omeopatia lo sia.
Il metodo omeopatico applica il concetto dei “simili” e dei “contrari” dinamizzando le sostanze “medicamentose” in alcool come soluzione madre.
Per ora non ho pensato a soluzioni madre, anche perché poi sospetto cambieranno le dinamiche e le caratteristiche.
C’è tempo per continuare a sperimentare, l’importante è ottenere risultati generando nuvole, perché i metodi attuali o almeno quelli sperimentati in arabia prevedono droni che scaricano correnti elettriche sui siti interessati. Il costo è accessibile a tutti, non prevede aerei che montano spruzzatori di sostanze chimiche (sembra per lo più velenose oltre che lo ioduro d’argento).

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DANZA DELLA PIOGGIA Capitolo 2

Come già anticipato nel primo capitolo Focus quella sera trasmise le avventure di questo gruppo di studiosi decisi a dimostrare come nascono i tornado che fanno danni ingenti in America. Il filmato fece vedere che dalla sabbia rovente del deserto ogni 50-100 metri di distanza si alzavano mischiati a sabbia, vortici che da buchi che formavano via via cerchi sempre più grandi. Li chiamavano Diavoli Del Deserto, spesso si rompevano e svanivano. Ma von un po’ di pazienza fecero assistere ad un fenomeno insolito: il vortice si allargo’ talmente tanto che dovettero scappare. Molti di questi piccoli tornado
Si smorzano se attraversano un gruppo di piante ma almeno qualcuno poi si ingrossa e fa’ danni. Ho raccontato questo esempio perche le soluzioni che partono in evaporazione verso l’alto genererebbero lo stesso fenomeno, solo che non li vediamo essendo formati da aria umida.
Tuttavia le resine delle mie mescole non partivano da buchi ma da qualche sale magari un catalizzatore.
Capirete se questa teoria fosse stata vera i costi per produrre il fenomeno sarebbero scesi del 99% . Nel corso degli anni mi resi conto che determinate sostanze creavano nuvole che poi le correnti disperdevano. Provai con cellulose sali minerali sostanze organiche che di solito erano correttori dei miei formulati. La pazienza mi permise di selezionare saponi, detersivi, oli emulsionanti, livellanti. Misuravo il tasso di umidità, la pressione atmosferica e direzione del vento.
La mia fortuna era che la mia azienda aveva il mare vicino e la montagna alta circa 1.300 metri dei monti aurunci che a nord tagliavano come barriera la direzione del vento.
Quasi sempre le nuvole si formavano a circa 700 metri dal suolo e si spostavano nell’entroterra. Se le soluzioni avevano una quantità di acqua intorno ai trecento litri questi evaporavano nel giro di tre ore e tutto il golfo di Gaeta si copriva di nuvole. Purtroppo la mia fede non era condivisa dai miei operai che sotto sotto magari scherzando mi pigliavano in giro. Per oggi mi fermo qui.

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DANZA DELLA PIOGGIA capitolo 1

Sono un chimico diplomato nell’anno di studio 1969-70 specializzato in sostanze coloranti applicate ai tessuti naturali, artificiali, e sintetici. Appassionato di biologia e fisica quantistica. La mia cultura la trovate su questo blog.
Le avventure della mia vita e la passione per le bocce mi hanno spinto ad inventare e produrre una mescola speciale per la costruzione di impianti sportivi. Usavo per tali lavori resine Acriliche, Stiroliche, epossidiche, poliuretaniche. Quando facevo lavori in esterno accadeva quasi sempre che, dopo avere steso circa 3-4 quintali di mescole di resina sopra l’area di lavoro si creava una nuvola nera che a poco a poco si ingrandiva fino a piovere. A volte questa pioggia era tanto violenta che rovinava il lavoro fatto.
Vi confesso che questo accadeva spesso, cominciai ad avere dei sospetti sulla influenza dei prodotti chimici usati nelle mescole che evaporando provocassero la condensazione dell’umidità dell’aria e causare la pioggia.
Ciò che mi convinse di questa influenza accadde una sera guardando un cortometraggio su focus.
L’argomento era: come si formano i Tornado in america.

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LA DANZA DELLA PIOGGIA preambolo

La scienza ufficiale da 90 anni fa esperimenti per far piovere o fermare temporali, uragani e alluvioni. Da 90 anni vanno in lungo e in largo con aerei a seminare ioduro d’argento. Questo sale e’ insolubile ed un veleno per i microrganismi. Significa che una volta depositati sulle colture vi si attaccano.
Non so’ di preciso quanto di questo sale viene sparso nell’aria ma di certo in 90 anni si parla di migliaia e migliaia di tonnellate.
Credo di essere stato stimolato allo studio di questa scienza da fattori e accadimenti curiosi
della mia vita, già da bambino. Sono sempre stato affascinato dalla pioggia e dai fenomeni temporaleschi, nonché dalla stessa mia vita permeata da fatti avvenuti nel corso della mia
crescita ancora bambino.
Già a 7 anni avevo l’abitudine di affacciarmi sul bordo di un Pozzo perché volevo vedere l’anguilla ormai molto grande che era stata buttata per tenere l’acqua pulita. Mio nonno fece costruire quel pozzo perché collegato attraverso una vena coi monti aurunci. Già correva l’acqua in superficie e quando scavarono dovevano tenere la sorgente sotto la pressione di una grande pietra. Ho sempre ricordi vivi inerenti le alluvioni e pioggia. Molte mie poesie sono ricche di questi ricordi. La mia casa natia in paese ha un altro pozzo collegato ai monti aurunci sempre pieno e non ha acque di scolo perche’ il paese è una collina senza promontori adiacenti e tutta cutinosa.
A nove anni stavo cadendo in un pozzo in mezzo al grano, camminavo all’indietro guardingo perché mi cercavano e volevo nascondermi. A 22 anni mentre facevamo il bagno in un rio salvai un amico nell’acqua alta 80 cm perché nel panico non toccava le braccia. La mia paura più grande morire affogato.
Dormii in una cucina a pin terreno a trenta anni proprietario di una radio privata. Facevo di notte sogni relativi ai pozzi.
Quando il patrone abbatté la casa per costruire una villa scoprii che dormivo a mezzo metri sull’orlo di un pozzo chiuso per costruire la casa ma senza riempirlo. E quando ormai imprenditore costruii un opificio pensai bene di costruire un pozzo e disdi al trivellatore di operare in un punto. A 75 metri sfondando una roccia trovai acqua già buona da bere inesauribile perché collegata ai monti aurunci.
Il prossimo articolo vi parlerò di come scoprii il modo per creare le nuvole o farle sparire e portare il sereno.

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LA DANZA DELLA PIOGGIA introduzione ad una nuova scienza.

Questo articolo introduce le mie ricerche sulla teoria comprovata, della possibilità di generare nuvole con pochi grammi di sali e prodotti che si usano in larga scala nella vita quotidiana, ma che prodotti o usati in un punto concentrato di aree industriali, generano nubifragi e allagamenti. Vi anticipo che molte volte e’ colpevole la meccanica quantistica, altre volte i cosiddetti orgoni generati da piante assetate di acqua.

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